Un film di John Boorman. Con Samuel L. Jackson, Juliette Binoche, Brendan Gleeson, Menzi Ngubane, Nick Boraine.
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Titolo originale Country of My Skull. Drammatico, durata 100 min. - Gran Bretagna, Sudafrica 2003.Un giornalista americano si reca a Città del Capo per seguire i lavori della Commissione per la Verità e la Riconciliazione promossa dal governo Mandela. Ha così modo di rendersi conto direttamente delle violazioni dei diritti perpetrate durante l`apartheid. Conosce la giornalista radiofonica e poetessa Anna. L´americano ne è attratto e respinto al contempo: è una bianca e quindi appartiene agli oppressori ma lo attrae come donna e come personalità progressista. C´era una volta John Boorman si potrebbe dire. Ora sembra non esserci più. Perchè questo film (che ha l`indubbio merito di avere scelto di raccontare a chi ne è ignaro la via pacifica al cambiamento istituendo una Commissione mirante non a punire ma a far emergere i crimini commessi per poterli denunciare senza spargimento di sangue) è edulcorato oltre ogni limite. La Binoche ci offre le stesse espressioni regalateci in Chocolat. Peccato che là fossero funzionali e qui no. La storia d`amore fra lei e Samuel L. Jackson serve indubbiamente per arrivare al grande pubblico ma annacqua tutte le buone intenzioni che il regista poteva avere
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