Dal romanzo di Jean-Paul Franssens: in una sperduta stazioncina ferroviaria della Scozia un manovale vive in perfetta solitudine, secondo i ritmi di un'esistenza vegetativa, finché una donna, scesa da un treno, non sconvolge la sua amorfa visione del mondo. Nel quadro di un cinema densamente metaforico e di quella poetica del silenzio che già gli aveva ispirato Il giardino delle illusioni, J. Stelling ha fatto un dramma che non manca di risvolti leggeri, quasi beffardi che è anche un “apologo sull'ossessione del desiderio e sul rapporto tra uomo e oggetti di fronte a una natura spettatrice e indifferente” (P. Cherchi Usai)
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Attenzione, c'è una specie di audio sovrapposto in due lingue che non conosco più i sottotitoli in italiano
Attenzione, c'è una specie di audio sovrapposto in due lingue che non conosco più i sottotitoli in italiano
Ma daii!! Erano millenni che cercavo questo film: l'ho in vhs originale, non si trova (forse mai uscito) in dvd. Ricorda "La stazione" ma questo è intriso di grottesco e magia. Da vedere!
ReplyDeleteP:S. Anche nel vhs originale ci sono due lingue, una sconosciuta e l'altra è il francese di lei...
Grazie e ciao,
credo che lo guarderò nei prossimi giorni. anche se tra lingue sconosciute, francese e sottotitoli non è cosi semplice...:-)
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